L'attesa in pronto soccorso.

Questa è la fila per andare in bagno.
Una delle cose che creano più disagi alle persone che si trovano a dover cercare l'aiuto di un Pronto Soccorso, sono i tempi di attesa.

Se capitate in un giorno affollato (praticamente sempre) e al triage vi danno un codice bianco o verde, potete prepararvi a dover passare in ospedale il resto della giornata. E per la maggior parte del tempo ad aspettare.

Quello che poi aggrava la situazione, è che magari state davvero male o avete la sensazione o la preoccupazione di dover essere visitati e trattati in fretta, ma la coda sembra interminabile e i vostri problemi sembrano non interessare a nessuno.

Non ho certo la pretesa di poter analizzare, sviscerare e - meno che mai - risolvere la questione. Ma cerchiamo di capire qualche motivo del perché l'altro giorno siete andati in pronto soccorso alle 10 di mattina, e avete finito per tornare a casa dopo cena.

Prima di tutto, come credo sappiano anche i sassi gli ospedali in generale e specie i reparti di emergenza hanno delle risorse limitate. Se in attesa ci sono 20 persone, e i medici e gli infermieri che si occupano di visitarle si contano in totale sulle dita di una mano, è ovvio che i tempi di attesa saranno lunghi per la semplice impossibilità della struttura di offrire un numero di prestazioni adeguato alla richiesta.

Questo purtroppo avviene un po' in tutta Italia e non è una cosa alla quale si può porre rimedio facilmente. Diciamo che è un limite fisico degli ospedali italiani: se c'è un sovraffollamento, i pazienti sono costretti ad aspettare perché il personale non riesce a fare più di tanto.

Altro punto cruciale sono gli accessi - per così dire - "impropri". A dirla tutta a me non piace chiamare "improprio" il fatto che qualcuno che non sta bene venga in Pronto Soccorso a farsi visitare. Mi sembra che anzi questo sia un diritto sacrosanto di tutti, ed è giusto che tutti quelli che vengono in PS siano visti da un medico.

E questa cosa in effetti avviene: se date il vostro nome al triage e vi assegnano un codice, anche bianco, state pur certi che prima o poi vi chiameranno, verrete visitati e se necessario verranno fatti tutti gli esami e le terapie del caso. È possibile che questo avvenga dopo un tempo che vi sembrerà infinito e interminabile, però comunque prima o poi arriverà anche il vostro turno.

Insomma nessuno è "improprio" e nessuno viene mandato a casa senza una visita. Però ci sono cose che hanno a tutti gli effetti una priorità maggiore, e altre che tutto sommato possono anche aspettare. E non è che aspettino per ripicca o per pigrizia o altro. Semplicemente, se voi avete un codice verde da ore ma dopo di voi arriva un codice giallo, il codice giallo verrà comunque visitato prima.

Se dopo il giallo ne arriva un altro, poi un rosso, poi magari ancora un giallo, voi purtroppo continuerete ad aspettare. Perché il codice più grave ha sempre la priorità, anche se voi state lì dalla mattina e ormai è notte mentre quello è appena arrivato.

Bisognerebbe allora capire che magari non è "improprio" andare in pronto soccorso per un mal d'orecchi che dura da una settimana. Però c'è il rischio di beccare il momento sbagliato e dover aspettare un sacco di tempo mentre magari con il proprio medico di famiglia avreste risolto allo stesso modo e senza stare tanto a penare in sala d'attesa.

Altro punto importante sono quelli che chiamerei tempi "tecnici": se avete un dolore toracico - così per fare un esempio - o la febbre o tante altre cose, il medico di pronto soccorso chiederà probabilmente un prelievo di sangue. Una volta fatto il prelievo, il campione va al laboratorio e da lì ad avere la risposta passerà del tempo. Tempo anche questo variabile e che potrebbe sembrarvi un'attesa lunga e stressante... ma purtroppo necessaria.

Anche all'arrivo del referto (generalmente compaiono nella vostra cartella sul computer) il vostro dottore potrebbe non essere lì pronto a leggerlo perché impegnato a visitare altri pazienti o a fare altre cose. E anche dopo averlo letto potrebbe ancora non riuscire a chiamarvi per darvi i risultati. Tutte cose che allungano i tempi ma con l'affollamento costante che ci ritroviamo sono per forza di cose inevitabili.

Ancora, se dovete fare una radiografia o una TAC, non è detto che la radiologia sia libera e che stia aspettando voi: la TAC in molti PS è solo una, e se - come prima - c'era un codice rosso con un trauma importante è probabile che tutti gli altri esami si fermino per un bel po'.

Una volta fatte radiografie ed esami poi qualcuno deve pure refertarle. E come prima: se il radiologo deve refertare 10 radiografie del torace, proprio fisicamente è impossibile che lo faccia in pochi minuti. E voi poverini ancora lì che aspettate.

Veniamo al dunque: tutto questo discorso non era assolutamente voluto per scoraggiarvi ad andare in PS per qualsiasi problema voi riteniate necessario. Io ho già detto come la penso, e lo ripeto: se non state bene l'accesso al pronto soccorso è un vostro sacrosanto diritto, e non fatevi problemi.

Quello che vorrei che fosse chiaro è che se aspettate tanto è dovuto a tutta una serie di situazioni e di problemi che - nella stragrande maggioranza dei casi - non sono dovuti e non sono risolvibili da parte del personale che lavora in pronto soccorso.

Le strutture sanitarie sono sovraffollate. Non ci sono risorse sufficienti e - diciamolo - tante volte la gente va in pronto soccorso per problemi che non sono delle vere e proprie urgenze sanitarie indifferibili. Ma questo va bene: il personale sta lì, è il suo lavoro, e se pure ci stanno 100 pazienti in attesa penso che tutti e 100 avranno le loro motivazioni e le loro necessità.

Solo, ecco, prendetela un po' con lo spirito giusto: purtroppo se avete un'urgenza differibile vi faranno aspettare, e sarà un'attesa lunga. Cercate di capire che questo è dovuto a tante delle cose che ho detto più altre 1000 che ho dimenticato, ma che medici, infermieri e operatori sanitari stanno lì per voi e stanno facendo il possibile. Non incazzatevi, non prendeteci a male parole, non fate che andate al triage e volete spaccare tutto come spesso leggiamo sul giornale... ma abbiate, semplicemente, un po' - anzi un BEL po' - di pazienza.

Simone

Commenti

  1. Per "smaltire" le code (o almeno provarci) basterebbe dividere l'area Ps in due zone fisicamente separate e con gestione semi-indipendente:
    da una parte i codici a bassa priorità (azzurri-bianchi-verdi) che hanno il loro medico e personale infermieristico di riferimento, dall'altra le medicherie per i codici gialli, rossi "tecnici", shock room etc.
    In questo modo si prova a gestire meglio il flusso, senza "impantanarsi" nella semplice influenza o nella ferita superficiale o ancora nel problema minore (evitando anche, nei momenti di picco influenzale, il contatto tra ammalati e individui a rischio).

    Un altro metodo secondo me validissimo è quello dei fast-track multidisciplinari, magari da abbinare ad un see&treat infermieristico
    Nel "mio" ps c'è quello ginecologico-ostetrico, quello oculistico, quello ortopedico, quello pediatrico... anche in questo caso si risparmia il tempo di attesa (infinito) delle consulenze nelle singole medicherie, dirottando direttamente il paziente verso la struttura/reparto di riferimento.

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  2. Anche nel mio PS ci sono zone separate per la pediatria, ginecologia e ortopedia. Dove stavo primo la sala rossa aveva personale completamente separato, e in effetti le attese a volte sembravano inferiori anche se una volta visitati i pazienti anche in aree divise restano comunque da attendere esami radiologici ed ematochimici che comunque si accumulano. In PS appena più piccoli non c'è possibilità di aggiungere così tanto personale (dividere in sezioni equivarrebbe a raddoppiare il personale) e specialmente la notte i codici minori restano in attesa. Insomma ottima idea ma ci vorrebbero più medici e infermieri e in sostanza investimenti maggiori.

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  3. Mi sono imbattuto per caso nelle tue pagine, e non posso non ammirarti per quello che stai realizzando nella vita. Dato che amministro una pagina Facebook, ho voluto lasciare traccia di ciò in un post: https://www.facebook.com/panoramaita/posts/774996362684892
    Complimenti!

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  4. Ciao! Grazie davvero per le belle parole e per la condivisione!

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